LA GRECIA SALENTINA
La Grecìa Salentina è un'isola linguistica del Salento situata all'estremità meridionale della Puglia,
consistente in nove comuni in cui si parla un dialetto neo-greco noto come grecanico o griko. A
partire dal 1990, il termine Grecìa Salentina è stato, però, in parte snaturato dal suo significato
originario, diventando l'espressione di un Consorzio di Comuni, patrocinato anche dall'Unione
Europea. Ai nove comuni originari (Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto,
Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino), si sono infatti recentemente aggiunti
altri due (Carpignano Salentino e Cutrofiano) non ellenofoni, per riunirsi nell'Unione dei Comuni
della Grecìa Salentina, comprendente circa 54.000 abitanti. I comuni dell'Unione condividono non
solo la cultura e (in parte) la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali.
L’UNIONE DEI COMUNI DELLA GRECIA SALENTINA
L’Unione dei Comuni è un Ente Locale con autonomia statutaria nell’ambito dei principi fissati
dalla Costituzione, dalle norme comunitarie, statali e regionali. Lo Statuto determina le norme
fondamentali dell’organizzazione e dell’attività dell’Unione che svolge una pluralità di funzioni e
servizi dei Comuni aderenti. Suo compito è quello di promuovere l’integrazione dell’azione
amministrativa tra i Comuni e garantire un coordinamento delle politiche di programma e sviluppo
del territorio, migliorando la qualità dei servizi erogati ai cittadini, e sviluppando nello stesso tempo
economie di scala. Il suo ambito territoriale coincide con quello dei Comuni che la costituiscono.
CALIMERA
Calimera (7.363 abitanti) è un comune del Salento in provincia di Lecce, il secondo centro più
popoloso della Grecìa Salentina, area ellenofona dalla caratteristica lingua di origine greca, il griko,
di cui attualmente presiede il consorzio.
Nella foto il Dolmen Placa. Nei dintorni di Calimera si trovano numerosi monumenti megalitici,
fra cui i dolmen, monumenti sepolcrali costituiti da tre o più lastre conficcate nel suolo e
sormontate da un'altra lastra di dimensioni maggiori, poggiante sulle prime. A 3 Km. dal paese,
sulla strada che porta a Melendugno, addentrato di un chilometro sulla destra, si trova il famoso
Dolmen Placa, scoperto da Giuseppe Palumbo.
I dolmen, risalenti al XVI secolo a.C., sono l’esempio di costruzione più antica che troviamo nel
territorio della Grecìa. La struttura di tali monumenti megalitici consiste in una serie di
pietrefitte, in genere da tre a sette elementi, che sostengono una grande lastra di copertura
orizzontale (plaka in griko). La loro funzione rimane ignota anche se è ipotizzabile un uso
funerario del megalite, oppure un uso legato alla pastorizia.
Tali blocchi di pietra grezza di sezione rettangolare, sono alti da un metro e mezzo a cinque - sei
metri e infissi nel terreno per circa un metro, un metro e mezzo. Nel Salento sembra che il
dolmen sia stato utilizzato in epoca romana come primitivo segnale stradale, poiché si trova
spesso in corrispondenza di incroci viari. La connotazione religiosa è evidente soprattutto per il
fatto di avere la parte piatta della pietra rivolta sempre verso il sole.
Nell’immagine la Stele greca a Calimera. E' di puro marmo attico e proviene dal Museo
Nazionale di Atene. Reca incise le parole Patroclia di Proclide da Atmon, località presso
Marussi, nei sobborghi di Atene, dove venne rinvenuta. La Stele, di fattura perfetta, con un
bassorilievo rappresentante il Saluto di Patroclia, è sormontata da una palmetta ed è ornata di
fiori simboleggianti la serenità rassegnata della morte. E' uno dei migliori esemplari di
monumenti funebri conosciuti: per la sua perfetta armonia incanta chi la guarda anche se il
bassorilievo centrale è un po’ corroso dal tempo e il fusto, rotto trasversalmente, è saldato. E'
sistemata nei Giardini Pubblici in una edicola in pietra viva di Soleto.
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